La Pratica del Canto Lirico in Italia è Patrimonio Culturale UNESCO

Avvenuta in Botswana la proclamazione dell’inserimento della “Pratica del Canto Lirico in Italia” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità

“La Pratica del Canto Lirico in Italia” entra ufficialmente nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Ad annunciarlo è stato il Segretario della 18a sessione dell’Intergovernmental Committee for the Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage of UNESCO, in corso in Botswana nella giornata di oggi 6 dicembre 2023.

Il riconoscimento giunge dopo quasi dieci anni di intenso lavoro da parte del Ministero dei Beni Culturali e del Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano presieduto da Federico Domenico Eraldo Sacchi, e che vede nel suo organico le massime realtà istituzionali della lirica italiana, tra cui l’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche), al quale appartiene la Fondazione Arena di Verona. Dal 2014, il Comitato si è costantemente impegnato nella tutela e nella promozione di una forma d’arte e di spettacolo diventata un simbolo di italianità nel mondo.

 

 

Il Sovrintendente Cecilia Gasdia dichiara: «Questo riconoscimento è il culmine di un lungo percorso e di un'intensa e proficua collaborazione tra ANFOLS e tutte le realtà che compongono il Comitato. Un lavoro che ha come obiettivo la salvaguardia e la diffusione dell'arte del Canto Lirico, un patrimonio immateriale che nasce con il "Recitar cantando" più di 400 anni fa e che si è evoluto fino ad oggi grazie a grandi compositori, librettisti, artisti, cantanti, musicisti ed insegnanti che hanno creato, creano e creeranno capolavori. Fondazione Arena si unisce all’immensa gioia di tutto il mondo del canto lirico, con l’obiettivo di diffondere e salvaguardare al meglio questa Pratica, destinata a durare, mi auguro, per sempre».

Negli ultimi anni, oltre all’elaborazione del complesso dossier di candidatura, il Comitato ha lavorato ad una mappatura dell’Arte del canto lirico italiano nelle sue numerose declinazioni formali e informali, pianificando strategie concrete a favore della diffusione, valorizzazione e salvaguardia del canto lirico italiano.

Il Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano riunisce ANFOLS, i Teatri Italiani di Tradizione ATIT, Fondazione Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, Assolirica ed insigni esperti rappresentativi della comunità dell’arte del Canto Lirico in Italia (Francesco Bellotto, regista e musicologo, Orietta Calcinoni, foniatra, Carmelo di Gennaro, musicologo, Rosanna Savoia, soprano e docente, Marco Tutino, compositore).

Il Presidente Federico Domenico Eraldo Sacchi, cantante e presidente di conservatorio, dichiara con grande soddisfazione: «questo importantissimo riconoscimento internazionale non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo di una comunità composita, viva, attiva, che condividendo sforzi e obiettivi, ha saputo armonizzarsi in modo corale. Con l’iscrizione nella Lista dei beni immateriali dell’Umanità, viene riconosciuto a questo bene il ruolo di catalizzatore di tradizioni, abilità, arti, ovvero patrimoni materiali e immateriali d’importanza fondamentale per il nostro Paese e la capacità di rappresentare l’identità culturale italiana in tutta la sua ricchezza e bellezza.»

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