
L'Elektra di Strauss in scena fino al 23 marzo, racconta il mito e la storia al Teatro Filarmonico
Un cast internazionale per il capolavoro di Strauss nel nuovo spettacolo di Yamal das Irmich che racconta il mito degli Atridi attraverso i grandi stravolgimenti di potere e società nel primo ‘900.
Un’ora e mezza di pura tensione con musica avvolgente e colori lussureggianti eseguiti dall’Orchestra di Fondazione Arena diretta da Michael Balke
Successo e ovazioni alla prima da un teatro gremito, repliche il 19, 21 e 23 marzo. Negli stessi giorni, già sold-out le recite di Pierino e il lupo in Sala Filarmonica per bambini e scuole
Un Teatro Filarmonico gremito è esploso in una vera e propria ovazione al termine della prima di Elektra, nuova produzione lirica di Fondazione Arena di Verona. Un’ora e mezza carica di tensione ed emozioni, in cui il mio degli Atridi è riletto attraverso i grandi sconvolgimenti della Storia di un secolo fa nel nuovo spettacolo firmato dal regista Yamal das Irmich. Protagonista in scena per tutta la durata dell’atto unico il soprano Lise Lindstrom, in un cast internazionale comprendente sedici artisti affermati e giovani talenti. Paura, lutto, amore fraterno, desiderio di vendetta, speranza, ira, esultanza, tutto questo è moltiplicato dai mille colori dell’Orchestra di Fondazione Arena, impegnata nella ricchissima partitura di Richard Strauss diretta da Michael Balke. Un capolavoro imperdibile, in replica mercoledì 19 marzo alle 19, venerdì 21 alle 20, domenica 23 alle 15.30.
Elektra, prima collaborazione di Strauss col letterato Hugo von Hofmannsthal, debuttò a Dresda nel 1909 con uno shock per il pubblico: un’opera potente, che unisce concisione e approfondimento psicologico, frutto delle scoperte di Freud e dei traumi inconsci, con un’orchestrazione lussureggiante e vocalità portate al limite del possibile per narrare un turbine di emozioni e infuocati contrasti. Una storia al femminile, quella di Elektra, la sorella Crisotemi e la madre Clitennestra, in una notte da incubo in cui la maledizione del sangue genererà altro sangue. La regina infatti ha ucciso il marito Agamennone e detiene il potere col debole Egisto e una corte di servili approfittatori. I tre figli sono divisi: Oreste è lontano ed è creduto morto, la bella Crisotemi vorrebbe dimenticare e tornare a vivere, mentre Elektra vive in un dolore ossessivo, afflitta dall’orribile assassinio del padre che desidera vendicare. È lei che vive come un animale nel cortile e si scontra con le ancelle e la madre, fino alla visita di sconosciuti messaggeri: tra loro, in incognito, Oreste, giunto vendicare il padre e riprendere il potere. Ma questa reggia di Micene occhieggia alla Berlino di Isherwood e Cabaret, in una instabile e fluida Repubblica di Weimar ancora orfana del Kaiser e del vecchio ordine, in attesa di ristabilirne uno nuovo, ancora una volta contraddistinto dalla forza.
«Elektra è una storia di tre donne diverse, in conflitto tra loro e con loro stesse, in un mondo al limite, una realtà instabile in un momento sociale e storico di cruciale passaggio di poteri» è il concetto di partenza del regista Yamal das Irmich, autore dell’applaudita produzione che accosta il Mito alla Storia, con le scenografie di Alessia Colosso, i costumi di Eleonora Nascimbeni e il disegno luci di Fiammetta Baldiserri. Protagonista è Lise Lindstrom, specialista del ruolo, già applaudita anche in Arena, come Anna Maria Chiuri nei panni della tormentata Clitennestra. Crisotemi è Soula Parassidis, al debutto veronese come il baritono Thomas Tatzl quale Oreste e il tenore Peter Tantsits quale Egisto. Completano il folto cast giovani artisti emergenti della scena internazionale: Nicolò Donini (Precettore), Anna Cimmarrusti (Confidente), Veronica Marini (Caudataria), Leonardo Cortellazzi e Stefano Rinaldi Miliani (Servi), Raffaela Lintl (Sorvegliante), Lucia Cervoni, Marzia Marzo, Anna Werle, Francesca Maionchi e Manuela Cucuccio (Ancelle). I servi e la corte di Micene sono voci fuori scena, affidate al Coro di Fondazione Arena di Verona diretto da Roberto Gabbiani. La densissima strumentazione è realizzata dall’Orchestra di Fondazione Arena guidata da Michael Balke (direttore dell’anno agli Opus Klassik Awards 2020 e già sul podio veronese per Salome nel 2018). Per l’occasione, per la prima volta in Italia, si utilizza la nuovissima versione orchestrale di Richard Dünser (edita in Italia da Ricordi), che adatta lo smisurato organico straussiano (il quale richiederebbe un’orchestra di oltre 120 elementi) alle forze e all’acustica di un teatro d’opera oggi, quale è il Filarmonico, rendendo giustizia ed equilibrio sonoro alle trasparenze e alle elaborazioni tematiche originali di Strauss, altrimenti perdute nella semplice riduzione d’organico.
Inserita all’interno della programmazione ufficiale del Comune di Verona per l’8 marzo, “Il Potere delle donne”, Elektra è il terzo titolo della Stagione Lirica 2025, ricca di capolavori rari e prime esecuzioni al Teatro Filarmonico: è ancora possibile acquistare nuovi carnet e biglietti singoli per ogni data al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni recita, alla Biglietteria stessa del Teatro Filarmonico in via Mutilati.
BCC Veneta si conferma main sponsor della Stagione Artistica 2025 di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico.
APPUNTAMENTI PER GIOVANI E STUDENTI
La programmazione 2025 di Arena Young, con spettacoli, incontri e iniziative per bambini, studenti, famiglie, personale di università, accademie, conservatori, invita il mondo della scuola ad Andiamo a teatro: la partecipazione alle recite infra-settimanali di Elektra al Teatro Filarmonico con uno speciale Preludio un’ora prima dello spettacolo che introduce trama, personaggi e linguaggio del teatro in musica, a cura di Fondazione Arena. Posti disponibili e biglietti a tariffe speciali mercoledì 19 marzo alle ore 18 e venerdì 21 marzo alle ore 19. Info e prenotazioni: scuola@arenadiverona.it – tel. 045 8051933.
Pierino e il lupo è in scena negli stessi giorni in Sala Filarmonica, per la rassegna mattutina Il Teatro si racconta: l’Orchestra di Fondazione Arena racconta la celebre favola con le note di Prokof’ev e la voce dell’attore veronese Mauro Bernardi. Uno spettacolo originale che unisce la freschezza dell’intrattenimento al valore immortale dei grandi classici: la narrazione conduce il giovane pubblico in un viaggio alla scoperta dei timbri dell’orchestra, abbinando i personaggi ad altrettanti temi affidati ai diversi strumenti musicali. Dirige il Maestro Luca Ballabio. Già sold-out le recite per le scuole, ultimi posti disponibili per lo spettacolo di sabato 22 marzo alle 15.30.