Fondazione Arena di Verona a Mumbai e Bangkok

Dopo il successo di Turandot a Seoul, Fondazione Arena di Verona di nuovo in tour in India e Thailandia.

Una nuova Via dell’Oriente per l’Opera e per il Canto lirico italiano, patrimonio dell’umanità. A poche settimane dal successo di Turandot a Seoul, Fondazione Arena prosegue sulla rotta asiatica in qualità di portabandiera del Made in Italy. E sbarca per la primissima volta in India, a Mumbai, per poi proseguire verso Bangkok, in Thailandia.

 

 

Domani, martedì 12 novembre, alla Royal Opera House di Mumbai, i soprani Eleonora Bellocci e Caterina Marchesini, il tenore Galeano Salas e il baritono Giulio Mastrototaro, accompagnati al pianoforte dal Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia, ripercorreranno le più belle arie di Verdi e Puccini. Un ‘assaggio’ del Festival areniano 2025 per un pubblico di stakeholder interessati ad uno dei prodotti del Made in Italy per eccellenza: l’opera lirica. Partner dell’evento sono le sedi di Mumbai di Consolato italiano, Enit Italia e Istituto italiano di Cultura, così come la Regione Veneto. Sarà presente anche Bauli, Gruppo che già sostiene l’Arena con il progetto di fundraising 67 Colonne, presente in India con una sede a Baramati.

 

 

Giovedì 14 novembre, Fondazione Arena si sposterà al Yamaha Music Hall di Bangkok per presentare il 102° Arena di Verona Opera Festival al pubblico thailandese. L’evento è realizzato con l’Ambasciata d’Italia a Bangkok e la Regione Veneto, e il supporto delle federazioni Muaythai italiana e thailandese che l’anno prossimo vedranno proprio Verona capitale della disciplina sportiva e sede del più importante evento mondiale di Muaythai.

 

 

Le attività promozionali di Fondazione Arena di Verona, che negli ultimi anni hanno interessato USA e Nord Europa, si stanno intensificando anche nei paesi orientali, che registrano un incremento dei flussi turistici verso il nostro Paese.

 

 

Dall’ultimo report della Camera di Commercio indiana in Italia, ad esempio, emerge come il turismo indiano verso il nostro Paese, costituito da persone ‘altospendenti’, dopo aver raggiunto il picco nel 2023, abbia registrato un aumento del 29% sulle ricerche di pernottamenti estivi già nei primi mesi del 2024.

 

 

Anche la presenza turistica tahilandese è oramai matura come testimoniato dai dati diffusi dall’Osservatorio economico italiano che sottolinea come l’Italia e in particolare le sue città d’arte siano destinazione sempre più gettonata non sono dai ceti medio-alti della società thailandese ma anche dai cosiddetti “gruppi incentive”, ovvero i viaggi premio organizzati da importanti  società, come  banche, assicurazioni e gruppi industriali, per i propri dipendenti o stakeholder, che sempre più spesso scelgono l'Italia come destinazione preferita.

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