Virtuosismo e impulsività: Leonora Armellini suona Chopin e Dvořák al Teatro Filarmonico
Prosegue la Stagione Sinfonica a Verona, torna questo weekend la giovane pianista padovana Leonora Armellini.
Venerdì 5 e sabato 6 novembre Leonora Armellini, giovanissima gloria e prima Italiana premiata al più ambito e importante Concorso pianistico internazionale, lo Chopin di Varsavia, tornerà per la Stagione Sinfonica 2021 al Teatro Filarmonico.
Accompagnata dal maestro veneziano Francesco Ommassini che guiderà l’orchestra areniana per il Concerto n. 1 in mi minore per pianoforte e orchestra di Chopin e la Sinfonia n. 8 in sol maggiore di Dvořák.
I biglietti sono già in vendita sia online che presso la Biglietteria centrale, oppure presso la Biglietteria di via Mutilati due ore prima di ogni spettacolo.
Ricorda che l’accesso e la permanenza in teatro sono consentiti solo indossando la mascherina chirurgica ed esibendo il green pass.
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Biografia:
Vincitrice del Premio Janina Nawrocka per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale Chopin di Varsavia nel 2010, e del Quinto Premio all'edizione del 2021, Leonora Armellini è la prima donna italiana ad aver scalato le vette della competizione considerata come il vertice del pianismo mondiale.
Figlia d’arte, si avvicina allo studio del pianoforte con Laura Palmieri a quattro anni e a dodici si diploma ottenendo il massimo dei voti con lode e menzione speciale. Nel 2005 vince all’unanimità il XXII Premio Venezia, riservato ai migliori diplomati dei Conservatori Italiani, e prosegue la sua formazione con Sergio Perticaroli presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma, diplomandosi a diciassette anni con lode e diventando così la più giovane diplomata della prestigiosa Istituzione. Si perfeziona con Lilya Zilberstein e Marian Mika, e si diploma presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola con Boris Petrushansky nel 2018.
Fra i numerosi premi e riconoscimenti per le sue qualità artistiche e umane, riceve nel 2013 dalle mani di Zubin Mehta il premio Galileo 2000 Pentagramma d’oro per il “grande coraggio e talento musicale”. Nel 2013 l’Associazione Nazionale Critici Musicali decide di assegnare il XXXII Premio Abbiati, Premo Piero Farulli, al Trio formato da Leonora, Laura Marzadori e Ludovico Armellini (pianoforte, violino e violoncello). Tiene regolarmente concerti come solista e camerista per festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero: Carnegie Hall di New York, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Salle Cortot di Parigi, Filarmonica di Varsavia, Teatro La Fenice di Venezia, Progetto Martha Argerich a Lugano, e in tutta Europa, Cina, Corea del Sud e Giappone, ed è affiancata da numerose orchestre fra cui la Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra di Padova e del Veneto, I Solisti Veneti, la Filarmonica di Torino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, dell’Arena di Verona, Nazionale Ucraina, la Sinfonia Varsovia, la Sinfonica della Filarmonica di Lodz. È protagonista di numerosi progetti discografici; di più recente uscita sono il DVD Piano Recital contenente, tra gli altri, gli Studi op. 25 di Chopin, e un CD contenente il Concerto per due pianoforti e orchestra di Poulenc, la Scottish Ballad di Britten e la Première Suite di Debussy nella formazione del Duo Pianistico di Padova (con Mattia Ometto) e l'Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Luigi Piovano. Nella stessa formazione incide l’integrale dell’opera per due pianoforti di Brahms.
Viene invitata da radio e televisioni italiane ed estere per trasmissioni, interviste e concerti, fra i quali i Concerti del Quirinale e l’apparizione come ospite al Festival di Sanremo 2013. A fianco di Matteo Rampin scrive e pubblica nel 2014 il libro di divulgazione musicale Mozart era un figo, Bach ancora di più, giunto ormai alla settima edizione e tradotto in spagnolo.
Al Teatro Filarmonico di Verona debutta nel 2011; nel 2017 prende parte al sesto appuntamento sinfonico.
Torna per la Stagione Sinfonica 2021 per il concerto Virtuosismo e impulsività.