Annunciato il cast del 102 Arena di Verona Opera Festival 2025
Dal 13 giugno al 6 settembre, 5 titoli d’opera, 8 appuntamenti fra gala concerti e balletti, per 51 serate di spettacolo
Grandi stelle per il Festival 2025 dell'Arena di Verona
Inaugurazione il 13 e 14 giugno con una nuova produzione di Nabucco
In luglio si celebrano i 150 anni di Carmen e della scomparsa di Georges Bizet, oltre ai 30 anni dell’allestimento areniano di Zeffirelli.
Da Anna Netrebko, impegnata in Nabucco e Aida, alla prima volta di Marina Rebeka, passando per grandi ritorni come quelli di Jonas Kaufmann, Nadine Sierra, Luca Salsi, Francesco Meli, Ludovic Tèzier, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Anna Pirozzi, Aleksandra Kurzak, Roberto Alagna, Luca Micheletti, Aigul Akhmetshina, Brian Jagde, Mariangela Sicilia, Piotr Beczała, Anita Rachvelishvili, Maria José Siri, Ekaterina Semenchuk, Christian Van Horn, Gregory Kunde, Rosa Feola, Erwin Schrott e Vasilisa Berzhanskaya. Queste alcune delle grandi star della prossima estate areniana, che dal 13 giugno al 6 settembre 2025 propone ben 5 titoli d’opera, 8 appuntamenti fra gala concerti e balletti, per 51 serate di spettacolo. Molti anche i debutti di voci prestigiose come quelle di Angel Blue, Pene Pati, Enea Scala, Erin Morley. Sul podio Pinchas Steinberg, Andrea Battistoni, Francesco Ivan Ciampa, Daniel Oren, Michele Spotti, Speranza Scappucci per la prima volta in un'opera e Francesco Ommassini al suo debutto assoluto.
Per tutti i titoli del 2025 tornano quindi in Anfiteatro le più grandi stelle internazionali dell’opera, rendendo unica ogni serata. Più di 100 le presenze da tutto il mondo per canto, direzione, danza, con graditi ritorni fra i più richiesti interpreti di oggi e i migliori giovani emergenti.
I CINQUE TITOLI OPERISTICI. L’inaugurazione punta i riflettori sulla nuova produzione di Nabucco di Verdi, il terzo titolo più amato di sempre nella storia areniana. Regia, scene, costumi, luci e coreografie sono interamente curati da Stefano Poda, già firma di Aida nella sua veste “di cristallo” del 2023, che torna anche nel 2025, dal 20 giugno. Giuseppe Verdi è protagonista anche con La Traviata, nell’elegante produzione di Hugo De Ana, e Rigoletto, nel riallestimento storico di Guerra e Del Savio, su disegni di Fagiuoli realizzati per la prima areniana di un secolo fa. Immancabile nel 2025 Carmen, nella classica produzione-kolossal di Zeffirelli che festeggia i 30 anni in Arena, e omaggia Georges Bizet sia nel 150° anniversario della sua morte sia del debutto del suo capolavoro.
NABUCCO. Il 13 e il 14 giugno, protagonista della doppia inaugurazione con il nuovo Nabucco è Amartuvshin Enkhbat, grande baritono verdiano di oggi, con due diversi cast composti rispettivamente da Anna Pirozzi, Roberto Tagliavini, Francesco Meli, Vasilisa Berzhanskaya e Maria José Siri, Alexander Vinogradov, Galeano Salas, Francesca Di Sauro, alternati anche nelle recite successive. Alla guida di Orchestra e Coro di Fondazione Arena, a trentacinque anni dal suo debutto, torna il Maestro Pinchas Steinberg. Il visionario regista Stefano Poda cura con Paolo Giani Cei ogni aspetto della nuova produzione. Per tutte le rappresentazioni, salgono sul palcoscenico areniano i più grandi interpreti di oggi: Anna Netrebko interpreta per la prima volta in Italia la parte di Abigaille, villain dell’opera, per tre sere (17, 24, 31/7), con Olga Maslova (dal 9 agosto) accanto alla Fenena di Aigul Akhmetshina. Baritoni titolari saranno Luca Salsi, Youngjun Park e Igor Golovatenko, mentre nei panni di Zaccaria si avvicendano anche Christian Van Horn e Simon Lim.
AIDA. Diretta da Daniel Oren, l’opera ‘regina’ dell’Arena vede schierati dal 20 giugno al 4 settembre Maria José Siri, Luciano Ganci, Clémentine Margaine, Igor Golovatenko e Alexander Vinogradov, oltre ai debutti nei diversi ruoli di Marina Rebeka, Brian Jagde, Aleksandra Kurzak e Roberto Alagna, e il ritorno di artisti quali Anna Netrebko (10 e 17/8), Gregory Kunde, Ludovic Tézier, Ekaterina Semenchuk, Agnieszka Rehlis.
LA TRAVIATA. Dal 27 giugno al 2 agosto La Traviata torna in Arena nell’elegante allestimento di Hugo De Ana creato per i 150 anni dell’Unità d’Italia e mancante in Anfiteatro dal 2016. Sul podio Speranza Scappucci, direttore ospite principale alla Royal Opera House di Londra, musicista apprezzata in tutto il mondo e volto noto in Italia anche come co-conduttrice del programma tv La gioia della musica. In Arena diresse un’unica data, quattro anni fa: la Messa da requiem verdiana. È quindi al suo debutto in una produzione operistica. Accanto a lei un cast d’eccezione: Violetta è il soprano statunitense Angel Blue, che debutta in Arena, con cui si avvicendano Rosa Feola e Nadine Sierra. Nel ruolo di Alfredo si alternano Galeano Salas, Enea Scala e Dmitry Korchak con i Germont di Enkhbat, Salsi e Tézier. Per due recite, e una di Aida, esordisce in Arena Francesco Ommassini, direttore veneziano applaudito in importanti teatri nazionali, a Mosca e Seoul, già alla guida dei complessi artistici areniani nelle stagioni lirica e sinfonica al Teatro Filarmonico.
CARMEN. L’opera di Bizet riporta in Arena la Siviglia vivida e cinematografica di Franco Zeffirelli dal 4 luglio al 3 settembre. Protagonista Aigul Akhmetshina, Carmen di riferimento dei nostri giorni, che torna dopo il trionfo della scorsa stagione. Con lei si alternano Alisa Kolosova e Anita Rachvelishvili. Accanto a loro la coppia d’arte e di vita Kurzak-Alagna, ma anche i tenori Meli, Beczała, De Tommaso, Eyvazov (al debutto come don Josè), i soprani Mariangela Sicilia e Daniela Schillaci, i baritoni Erwin Schrott, Luca Micheletti, Giorgi Manoshvili. Sul podio Francesco Ivan Ciampa e in scena oltre 500 tra cori, voci bianche, mimi, figuranti, danzatori e la compagnia di ballo Antonio Gades.
RIGOLETTO. Dall’8 agosto al 6 settembre Rigoletto torna nell’allestimento storico che, con le scene di Raffaele Del Savio, ricostruisce la prima dell’opera in Arena nel 1928, firmata da Ettore Fagiuoli, architetto e primo scenografo dell’Anfiteatro per oltre vent’anni. Il direttore Michele Spotti, dopo il successo della Turandot inaugurale del 2024, torna alla guida dei complessi artistici areniani e di grandi voci, tra le quali Enkhbat, Salsi e Park nei panni del protagonista. I soprani Nadine Sierra, Erin Morley e Rosa Feola danno vita a Gilda, sedotta dal Duca di Mantova del tenore samoano Pene Pati, all’esordio in Arena, alternato al messicano Salas. Completano il cast Gianluca Buratto e, in quest’opera e nelle altre del Festival, affermati interpreti e giovani emergenti da tutto il mondo anche nei ruoli di fianco, come Sofia Koberidze, Jan Antem, Carlo Bosi, Nicolò Ceriani, Francesca Maionchi, Vincent Ordonneau, Abramo Rosalen, Daniela Cappiello, Matteo Macchioni, Gabriele Sagona, Riccardo Rados, Ramaz Chikviladze, Giulio Mastrototaro.
Ai 5 titoli d’opera si aggiungono le 8 serate-evento tra danza e concerti. Molti e diversi gli eventi in un’unica data.
JONAS KAUFMANN IN OPERA. Il tenore torna in Arena come protagonista di un grande gala il 3 agosto: una serata interamente dedicata all’opera italiana, di cui Kaufmann è uno dei più richiesti interpreti in tutto il mondo.
CARMINA BURANA. Orchestra e Coro a pieni ranghi sono chiamati ad eseguire i Carmina Burana di Orff il 15 agosto, diretti da Andrea Battistoni con le voci di Erin Morley e del controtenore Raffaele Pe.
VIVA VIVALDI. In coproduzione con Balich Wonder Studio, il violinista Giovanni Andrea Zanon è solista e maestro concertatore delle Quattro stagioni in Viva Vivaldi. The Four seasons immersive concert, il 27 agosto, a 300 anni esatti dalla pubblicazione dei celebri concerti, in uno spettacolo multimediale che, quest’anno, nel Festival areniano appena concluso, è stato accolto da migliaia di giovani e standing ovation alla sua anteprima mondiale.
ROBERTO BOLLE AND FRIENDS. Grande spazio alla danza nel cartellone 2025. Doppia data il 22 e 23 luglio per Roberto Bolle and Friends, spettacolo coprodotto con Artedanza che, in un programma tutto nuovo, unisce sapientemente classico, moderno e contemporaneo con l’étoile scaligera Bolle e primi ballerini dai principali palcoscenici del mondo.
ZORBA IL GRECO. Nel 2025 il compositore greco Mikis Theodorakis avrebbe compiuto 100 anni; la Fondazione lo omaggia con la sua opera più celebre, divenuta simbolo della danza all’Arena di Verona, per cui fu espressamente scritta. Dopo i sold-out della singola data 2023 e delle due date 2024, Zorba il greco torna al Teatro Romano, questa volta per tre date, il 26, 27 e 31 agosto.
Confermati gli orari d’inizio spettacolo già in vigore la scorsa estate: le rappresentazioni di giugno iniziano alle 21.30, quelle di luglio alle 21.15 e in agosto e settembre il sipario si alza alle 21.
I biglietti per tutte le date sono già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona e su Ticketone, gestore della biglietteria con UniCredit, major partner di Fondazione Arena. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65.