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Il terzo appuntamento, con il debutto di Jacopo Brusa, accosta due generi meno frequentati di Verdi e Ponchielli, impegnati soprattutto nella produzione operistica. Il Quartetto in mi minore (versione per orchestra d’archi) è infatti l’unica composizione da camera sopravvissuta nel catalogo verdiano, scritta nella primavera del 1873 durante un soggiorno napoletano. La Messa op. 20 di Ponchielli per solisti, coro e orchestra, è l’unica composizione sacra sopravvissuta dell’autore cremonese.
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