Da voce bianca solista alla Cappella Sistina nella Schola Puerorum Cantorum, ai più prestigiosi teatri d’opera del mondo: nato ad Arezzo e cresciuto a Roma, Vittorio Grigolo è tra i più importanti tenori del firmamento operistico contemporaneo con una carriera segnata da incontri artistici indelebili: a 13 anni, ancora voce bianca, si esibisce come pastorello in Tosca di Puccini all’Opera di Roma accanto a Pavarotti sotto la direzione del Mº Oren. A 23 anni è il tenore più giovane ad inaugurare La Scala sotto la direzione del Mº Muti. Nel 2010 debutta oltreoceano come Rodolfo ne La Bohème di Puccini e subito diviene una star del Metropolitan di New York. Il New York Times descrive la sua voce come “uno strumento attraente, ardente e flessibile che sa gestire con passione”. La sua carriera è in continua ascesa sui palcoscenici più prestigiosi. Innumerevoli recitals e concerti tra cui quello sotto la Tour Eiffel per 800.000 persone. Si esibisce sotto la direzione dei più grandi direttori d’orchestra e registi, in particolare Zeffirelli che lo ha voluto come Rodolfo nella sua La Bohème trasmessa in diretta dal Metropolitan. Coinvolto in grandi progetti di divulgazione dell’opera, è Alfredo Germont ne La Traviata di Verdi alla stazione centrale di Zurigo e Nemorino ne L’Elisir d’amore di Donizetti all'aeroporto di Malpensa. È il Duca di Mantova in Rigoletto di Verdi nella diretta Rai da Mantova su idea di Andermann diretto da Bellocchio con Domingo e Raimondi. Innumerevoli i legami con il pop e i suoi grandi interpreti come Brian May, Sting, Lucio Dalla. Nel 2023 si esibisce al Senato alla presenza del Capo dello Stato. Tra i riconoscimenti The European Border Breakers per il suo primo album da solista, Best Tenor 2011, ECHO Klassik 2011, Opera News 2018. Vincitore del Premio Caruso, del Premio Puccini, del Tiberini d'Oro e dello Special Achievement dalla National Italian American Foundation riceve Distinguished Artistic Leadership Award dell'Atlantic Council per il suo contributo al rafforzamento delle relazioni transatlantiche. La sua carriera è una storia di talento, passione e dedizione.

Al Teatro Filarmonico di Verona debutta nel 2001 con Il Barbiere di Siviglia di Rossini nel ruolo del Conte di Almaviva. Nel 2002 è Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart, nel 2003 interpreta L’Elisir d’amore come Nemorino e nel 2005 La Vedova allegra di Lehár come Camillo de Rossillon.

Debutta all’Arena di Verona nel 2013 come Duca di Mantova in Gala Verdi; nel 2014 è Roméo in Roméo et Juliette di Gounod; nel 2019 è Alfredo ne La Traviata e Cavaradossi in Tosca. Nel 2020 per il Festival d’estate canta in Opera e Passione in Arena. Nel 2021 è Alfredo ne La Traviata, ruolo che interpreta anche nel 2022 e nel 2023 unitamente a quello di Don José in Carmen di Bizet; sempre nel 2023 è anche Cavaradossi in Tosca per il 100° Opera Festival e partecipa al Concerto di Natale in Senato con l’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena.

Nel 2024 torna in Arena per la prima volta come Rodolfo ne La Bohème, progetto speciale del 101° Opera Festival per il centenario pucciniano.

 

Biografia aggiornata a giugno 2024

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